In 13 anni, merito della prevenzione e delle nuove cure, sono stati evitati oltre 268mila decessi, equivalenti ad una diminuzione del 14,4% dei decessi oncologici in tutto il periodo
Taglia il traguardo della 24° edizione la Giornata mondiale contro il cancro (World Cancer Day), che si celebra in tutto il mondo, il 4 febbraio, su iniziativa della UICC (Union for International Cancer Control) con il sostegno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La giornata si pone l’obiettivo di aumentare la consapevolezza della popolazione sulla malattia e sensibilizzare alla prevenzione. Il tema scelto per la campagna triennale 2022-2024 è “Close the Care Gap – Everyone deserves access to cancer care” (Colmare il divario sulla cura. Tutti meritano l’accesso alla cura del cancro ed evitare le disuguaglianze).
Le stime sull’incidenza dei tumori in Italia, divulgate dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione (IARC) e dell’European Network of Cancer Registries (ENCR), indicano che nel 2023, sono state 395.000 le nuove diagnosi: 208.000 negli uomini e 187.000 nelle donne. Negli ultimi 3 anni, l’incremento è di oltre 18.400 casi. Queste cifre rappresentano la continuazione di un andamento crescente e pongono interrogativi per i quali, oggi, non vi sono risposte esaurienti. Nel 2023, i tumori più frequenti, in ordine decrescente di incidenza stimata nella popolazione complessiva sono: mammella (55.900), colon-retto (50.500), polmone (44.000), prostata (41.100), vescica (29.700).
In 13 anni, merito della prevenzione ed alle nuove cure, sono stati evitati oltre 268mila decessi, equivalenti ad una diminuzione del 14,4% dei decessi oncologici in tutto il periodo. Nonostante i successi, i tumori restano una delle prime cause di morte. Gli stili di vita corretti rappresentano una difesa importante contro la malattia. Il 40% dei casi potrebbe essere evitato eliminando o modificando fattori di rischio come: fumo, obesità, alcol e inattività fisica. Serve quindi un approccio trasversale: la prevenzione attraverso stili di vita salutari, la diagnosi precoce e l’adesione ai programmi di screening.
Scrive il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella prefazione del volume “I numeri del cancro in Italia 2023”: “È (…) necessario continuare a lavorare per rafforzare la cultura della prevenzione primaria e secondaria, a partire dai più giovani: dall’adozione di stili di vita salutari per ridurre i fattori di rischio individuali alla promozione degli screening, aumentandone i livelli di copertura, riducendo la disomogeneità territoriale e aprendo alla prospettiva di estenderli a tumori attualmente non compresi nei programmi nazionali. Oggi sappiamo con certezza che individuare il cancro nelle sue fasi iniziali vuol dire garantire un tasso di sopravvivenza maggiore e una migliore qualità della vita. È questo il messaggio che dobbiamo veicolare con forza, anche attraverso il contributo fondamentale delle associazioni”.