Aurora Scalisi: «Duplice significato: il primo, per sconfiggere il cancro è importante l’azione di squadra; il secondo, medico e paziente insieme nella loro collaborazione possono vincere questa partita»
È la foto finale il risultato più vero di “Dai un calcio al linfoma”, la sfida promossa dalla Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Catania che da sei anni vede il confronto su un campo di calcio fra i “Gladiatori” ed i “Sanitari” e che si è rinnovata sabato scorso nel capoluogo sul terreno de “La Meridiana Sport”. Nello scatto conclusivo c’è, infatti, la sintesi perfetta dell’iniziativa: sorridenti e soddisfatti per il pomeriggio di sport trascorso insieme, i pazienti e gli ex pazienti siciliani di oncoematologia in maglia verde, i medici degli ospedali catanesi in maglia granata, i volontari della Lilt impegnati da sempre nei reparti di oncologia, la squadra dell’Amatori Catania di rugby con la tradizionale casacca bianca e rossa a strisce orizzontali, che ha prestato il volto dei propri atleti, fra le massime espressioni dello sport catanese, per incoraggiare quanti, ognuno per la propria parte, è in campo per sconfiggere il cancro.
Un risultato così può davvero fare a meno del risultato del campo, anche se poi l’agonismo coinvolge un po’ tutti e si assiste a gare vere: i Sanitari (medici) hanno avuto la meglio sui Gladiatori (pazienti ed ex pazienti) per 6 a 3, mentre l’Amatori Catania ha battuto 4 a 1 la mista Sanitari-Gladiatori. Ad aprire i “calci al linfoma” assestati dai giovanissimi di “Ibiscus” e “Sanitari figli”. Ad arbitrare Sandro Arena e Stefano Priolo della sezione Aia di Catania. Una gara che ha sconfitto anche il temporale di sabato, abbattutosi sul catanese, che ha risparmiato lo spicchio di terra “verde”, illuminato a tratti dal sole, su cui si sono disputate le tre partite.
In campo da sei anni il professore Francesco Di Raimondo (Direttore di “Ematologia” del Policlinico di Catania) che spiega il senso di “Dai un calcio al linfoma: «È un momento particolarmente importante per noi perché ci vede vicini ai nostri pazienti, ai quali vogliamo dire che siamo sempre dalla loro parte: grazie a questa iniziativa siamo molto credibili sotto questo aspetto».
Aggiunge il Presidente della Lilt di Catania, dottoressa Aurora Scalisi: «Bellissima giornata come sempre che mette insieme la prevenzione terziaria, ovvero il benessere dei malati dopo la patologia, i medici ed i pazienti. Una manifestazione che reca un duplice significato: il primo, per sconfiggere il cancro è importante l’azione di squadra; il secondo, medico e paziente insieme nella loro collaborazione possono vincere questa partita».
Chiude Riccardo Stazzone AD dell’Amatori Catania: «Abbiamo sposato il progetto “Dai un calcio al linfoma” appena ci è stato proposto, perché la presenza dell’Amatori poteva dare grande risalto all’iniziativa; i nostri atleti sono felici di aver contribuito e hanno dato il massimo per la migliore riuscita».
La manifestazione è stata patrocinata dalla Regione Siciliana (assessorato della Salute) e dall’Azienda ospedaliera “Garibaldi” di Catania, ed è stata allestita in collaborazione con l’Aia (Associazione Italiana Arbitri) e con l’associazione Ibiscus. Ha presentato la giornalista Federica Zammataro, con gli interventi di Giacomo Giurato.
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