Tumore del testicolo, neoplasia fra le più comuni nei maschi fra i 15 ed i 35 anni

I tassi di sopravvivenza per neoplasia testicolare sono eccellenti, e possono anche raggiungere il 99% soprattutto negli stadi precoci

A cura del Prof. Giorgio I. Russo

Professore Associato Università degli studi di Catania

UOC Urologia

I tumori del testicolo sono forme neoplastiche che si sviluppano nelle gonadi maschili. Generalmente hanno una buona prognosi se trattati adeguatamente e sono spesso radio e chemio sensibili.

EPIDEMIOLOGIA Il tumore del testicolo è una delle neoplasie più comuni nei maschi di età compresa tra i 15 ed i 35, ma può anche insorgere in altre fasce di età. L’incidenza di tumore del testicolo è in continuo aumento nel mondo ed è raddoppiata rispetto a 30-40 anni fa. Le neoplasie del testicolo sono costituite nel 95% dei casi da cellule della linea germinale e vengono a sua volta distinti in Tumori Seminomatosi e Tumore Non-Seminomatosi.

CAUSE E FATTORI DI RISCHIO Attualmente esistono solo ipotesi eziologiche tra cui si evidenzia la possibile esposizione ad elevate dosi di estrogeni durante la vita fetale. Inoltre, elevati livelli di estrogeni in gravidanza, possono favorire la comparsa di malattie come l’ipogonadismo ed il criptorchidismo che sono considerati fattori di rischio del tumore del testicolo. Tra i fattori di rischio ricordiamo: criptorchidismo, familiarità per tumore al testicolo, sindrome di Klinefelter

SINTOMI La maggior parte delle neoplasie del testicolo vengono riscontrate dal paziente stesso attraverso l’auto-palpazione. Nel 90% dei casi viene riscontrata la presenza di una massa intratesticolare che può anche essere dolente. Solo in casi più rari si possono anche associare anomalie ormonali, dovuto alla produzione di questi da parte del tumore.

DIAGNOSI Diversi test sono necessari per effettuare una corretta diagnosi. L’ecografia è un esame necessario al fine di visualizzare la massa testicolare e di valutarne le dimensioni. Se la massa è solida, è necessario procedure con altri test. Il dosaggio dei markers tumorali tramite prelievo ematico è di notevole importanza. Alcune neoplasie del testicolo producono infatti alti livelli di Alfa-fetoproteina (AFP), Beta-Gonadotropina -corionica (β-HCG) o di Latticodeidrogenasi (LDH), che risultano elevate in presenza di cancro. Infine, la TAC Torace-Addome-Pelvi senza/con mezzo di contrasto permette di escludere eventuali interessamenti secondari da parte del tumore, come i linfonodi o i polmoni.

TRATTAMENTO Qualora si sospetti la presenza di neoplasia, il testicolo ed il funicolo spermatico dovrà essere rimosso (orchifunicolectomia), attraverso una piccola incisione inguinale. L’intero organo viene in tal modo inviato presso l’anatomo patologo per l’analisi definitiva. In presenza inoltre di marcatori tumorali positivi, sarò inoltre necessario provvedere al dosaggio di questi dopo 4-6 ore dall’intervento chirurgico. Se verrà confermata la presenza di tumore testicolare, potrebbe essere necessario continuare l’iter terapeutico, mediante chemioterapia, radioterapia al fine di raggiungere un’eradicazione completa della malattia.

FOLLOW-UP I tassi di sopravvivenza per neoplasia testicolare sono eccellenti, e possono anche raggiungere il 99% soprattutto negli stadi precoci. Dopo aver completato il trattamento, il paziente dovrà comunque sottoporsi a controlli periodici, tramite esami radiologici e dosaggio dei markers tumorali.

Faq

 

Ho 21 anni e circa 1 mese fa ho notato la presenza di un lieve ingrossamento del testicolo sinistro. Devo fare dei controlli?

Certamente. Bisogna infatti escludere la presenza di un tumore del testicolo. È necessario infatti effettuare un prelievo del sangue per dosare alcuni markers tumorali ed effettuare inoltre un Ecografia Scrotale. In ogni caso, sarebbe opportuno recarsi dall’Urologo.

Mi è stato recentemente diagnosticato ed asportato un seminoma del testicolo. Dovrò fare chemioterapia?

Nella maggior parte dei casi il seminoma del testicolo non necessita dell’uso della chemioterapia se i markers tumorali non sono elevati e se non sono presenti fattori patologici considerati sfavorevoli. In questi casi invece può essere necessario effettuare un ciclo di chemioterapia che viene generalmente ben tollerata ed associata con una prognosi eccellente.

Prima di essere sottoposto ad intervento chirurgico per il tumore del testicolo, è consigliabile conservare il liquido seminale?

Generalmente è consigliabile effettuare una criopreservazione del liquido seminale qualora interessato ad una paternità.