Da oltre dieci anni la LILT e l’Istituto di Psicoterapia Funzionale di Catania propongono il “Gruppo di terapia per le Donne Operate al Seno”: il periodo più difficile della malattia si affronta usando al meglio le proprie risorse. In periodo di pandemia le sedute sono state proposte online
A cura della dott.ssa Maria Grazia Villari
Medico e Psicoterapeuta
Dal 2010 la LILT sezione di Catania, in collaborazione con l’Istituto di Psicoterapia Funzionale di Catania, offre alle donne operate di cancro al seno supporto psicologico attraverso una terapia di gruppo. Il progetto nasce dalla considerazione che quando una persona si ammala non è il singolo organo che si ammala, in questo caso la mammella, ma la persona tutta intera e quindi è la persona intera che necessita di cure non solo medico-chirurgiche ma anche psicologiche. Il “Gruppo di terapia per le Donne Operate al Seno” si articola in venti incontri quindicinali condotti da due psicoterapeute funzionali: Maria Grazia Villari (autrice del testo ndr.) e Nuvola Rinaldi.
È un gruppo di terapia con obiettivi precisi:
- fare attraversare alle donne il periodo più problematico della malattia usando al meglio le proprie risorse;
- contribuire al potenziamento delle risorse necessarie ad affrontare la malattia stessa;
- dare significato al cambiamento avvenuto scoprendo vecchi e nuovi strumenti per vivere la vita pienamente, in qualche caso anche più di prima.
Attraverso tecniche multidimensionali della Psicoterapia Funzionale si favorisce il ridimensionamento di convinzioni errate e fantasie paurose sul cancro, si dà spazio all’espressione delle emozioni, anche di quelle negative, ma non solo, si lavora con il movimento così da riaprire posture rimaste a lungo chiuse e recuperare una forza piena; si facilita il respiro diaframmatico, le sensazioni e il tono muscolare spesso alterati dall’esperienza traumatica della malattia. Tutte le donne da noi seguite, in questi 11 anni di lavoro, hanno vissuto l’incontro con la malattia come un macigno piombato improvvisamente nel pieno delle loro vite: diagnosi, choc, pianificazione delle cure.
Hanno dovuto reagire velocemente, rimettersi in moto, essere razionali, combattere, ingoiando dolore, paura, rabbia e quel grande senso di ingiustizia che, in una prima fase, pervade tutte. Hanno sentito come un macigno l’incertezza e le difficoltà del futuro che le aspettava. Con il nostro gruppo di terapia ci proponiamo di restituire innanzi tutto la speranza nel futuro. Attraverso un lavoro terapeutico specifico aiutiamo a rallentare il flusso del tempo per potere, in modo congruente con quanto succede, sentire e mostrare dolore, rabbia e paura in un contesto accogliente e protetto che permette di toccare la sofferenza fisica e psichica recuperando contemporaneamente la tenerezza e la scoperta di vecchie e nuove risorse per vivere bene e in modo pieno anche durante la malattia.
Durante il percorso terapeutico emergono nodi antichi e ferite mai rimarginate, ma anche esperienze buone che vengono riprese, valorizzate e utilizzate per creare ponti con il presente, per recuperare quelle capacità che rendono la persona resiliente. La sofferenza che la malattia oncologica porta con sé determina spesso una difficoltà nella relazione con se stessi e con gli altri, aggravando la condizione di malessere e il senso di solitudine. Durante il corso della malattia, che dura almeno cinque anni tra diagnosi, cura e controlli sanitari periodici, nella vita delle donne del gruppo si succedono eventi felici ma anche eventi dolorosi: nascite, morti, separazioni, licenziamenti, recidive. In tutti questi casi il gruppo è un fondamentale spazio di condivisione, protezione e sostegno in cui la donna non si sente sola.
Il gruppo è uno spazio in cui si può prendere consapevolezza della propria fragilità sentendo che non necessariamente bisogna farcela da sole. La persona pienamente forte, infatti, non è quella che ce la fa da sola, che non mostra mai debolezze, che stringe i denti e va avanti, ma la persona in contatto profondo con se stessa e con gli altri, con il mistero della vita e della morte, con il tempo, con il mondo e con la natura. La prospettiva del nostro lavoro nel gruppo è quella di un percorso di espansione e di crescita, in un’ottica di prevenzione e promozione del benessere della donna operata per cancro al seno.
Benessere non nel senso di un piacere generico, ma della capacità di sentire e utilizzare le proprie risorse, interne ed esterne, per progetti futuri, legami con persone significative, legami con dimensioni diverse da quella razionale e che pur sempre abitano in noi. Un filo rosso lungo il quale si snoda il nostro intervento è anche la dimensione della spiritualità, intesa come dare senso e significato alla malattia e alla sofferenza come parte del più grande mistero della vita.
Da Marzo 2020, a causa della pandemia da Covid-19 la terapia di gruppo prosegue in modalità online.