Categoria di frutta che rallegra con i suoi colori, ricca di vitamina C: ogni etto di arance ne fornisce 50 milligrammi, quasi sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero di acido ascorbico
A cura delle dott.sse Natascia Amato e Rossana Lanzafame
Biologhe nutrizioniste
Gli agrumi sono da sempre simbolo della sana alimentazione, pietre miliari della dieta mediterranea – patrimonio Unesco – e sono l’icona per eccellenza della nostra amata Sicilia. È una categoria di frutta che rallegra con i suoi colori vivaci tutte le stagioni: in inverno possiamo godere delle sfumature arancio-dorate di pompelmi, arance e mandarini; in primavera si aggiungono i limoni che, con il loro giallo intenso, ci ricordano lo splendente sole siciliano che inizia a farsi più caldo; il caldo estivo viene smorzato dalle dolci note delle spremute di arance tardive e delle limonate fresche, mentre in autunno tornano a farci compagnia anche mandarini, mandaranci, melagrane e pompelmi.
Une delle vocazioni universalmente riconosciute alla Sicilia riguarda proprio la produzione nel settore agrumicolo. Grazie alle sue caratteristiche pedo-climatiche, infatti, la nostra regione produce apprezzabili quantità di agrumi ad elevato valore igienico-sanitario e nutrizionale. Tale vocazione viene certificata a livello europeo tramite il riconoscimento dei marchi DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta), che indicano che parte (IGP) o tutte (DOP) le fasi di produzione di un prodotto ricadono all’interno di un’area geografica definita e che per la produzione viene scrupolosamente seguito un rigido disciplinare di produzione, che garantisce il rispetto della tradizione e di elevati standard di qualità.
Quello agrumicolo, inoltre, rappresenta il comparto più votato al biologico e circa il 45% di tutta la produzione agrumicola mondiale risiede proprio in Italia, e, in particolare, in Sicilia, regione che rappresenta da sola le maggiori estensioni agrumicole (dati Ismea, 2018). La certificazione biologica garantisce l’impegno di un’azienda produttrice nell’applicare un metodo di produzione volto alla sostenibilità ambientale e alla tutela del territorio, che sia conforme ai requisiti europei sulla sicurezza del prodotto. L’agricoltura biologica riduce al minimo l’impiego di fattori estranei ai meccanismi naturali e valorizza l’utilizzo di risorse rinnovabili.
Tutti gli agrumi rappresentano un’importante fonte di vitamina C, ogni etto di arance ne fornisce 50 milligrammi, quasi sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero di acido ascorbico (o vitamina C). Quest’ultima risulta esplicare un’azione antitumorale, promuovendo il buon funzionamento del sistema immunitario e migliorando la tollerabilità della terapia farmacologica. Gli studi più recenti confermano però che la vitamina C risulterebbe efficace solo se somministrata in dosi molto elevate per un periodo prolungato. Si tratterebbe infatti di risultati pre-clinici che dovranno poi essere confermati da studi eseguiti sull’uomo. Oltre alla vitamina C gli agrumi contengono anche altre classi di composti antitumorali: i polifenoli e i terpeni. È stata dimostrata, infatti, un’incidenza sulla riduzione dei tumori dell’apparato digerente.