Numerosi studi hanno evidenziato come una regolare e moderata attività fisica è capace di modulare e di innescare, a livello genico, l’attivazione di geni soppressori di quelle molteplici mutazioni che danno l’avvio alla formazione e alla proliferazione di cellule neoplastiche
A cura della Prof.ssa Lilliana Ciotta
Endocrinologa. Docente Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Catania
Una corretta e regolare attività fisica è in grado di innescare multipli ed efficaci effetti preventivi nell’ambito delle più importanti e frequenti patologie dell’essere umano e, fra queste, le patologie tumorali. L’attività fisica è in grado di svolgere un sicuro effetto preventivo (unitamente a corretta alimentazione e altro) sui tumori ed è in grado di amplificare (affiancandosi ai principali protocolli terapeutici), la risposta clinica alle terapie, nonché di agire sulla prevenzione delle recidive tumorali.
Numerosi studi hanno evidenziato come una regolare e moderata attività fisica è capace di modulare e di innescare, a livello genico, l’attivazione di geni soppressori di quelle molteplici mutazioni che danno l’avvio alla formazione e alla proliferazione di cellule neoplastiche. Nel contempo, l’attività fisica, sempre a livello genico, è in grado di ridurre o sopprimere l’attività di geni attivatori favorenti le mutazioni che sono alla base dello sviluppo di cellule neoplastiche. Questa dualità di comportamenti, a livello genico cellulare, è una potente arma antitumorale, sia in termini di prevenzione, sia come uno dei tasselli di una mirata strategia terapeutica.
L’attività fisica, inoltre, contribuendo al mantenimento di un corretto peso corporeo, riduce tutta una serie di fattori predisponenti tumorali, quali: obesità, aumento del grasso viscerale, diabete di tipo 2, stato infiammatorio cronico subclinico, sindrome metabolica. L’attività fisica ottimale non deve essere né discontinua né intensa, ma, piuttosto, regolare e moderata. Una attività fisica discontinua e/o intensa, comporta l’incremento di alcuni ormoni, quali cortisolo ed adrenalina, ormoni che inducono uno stato di stress fisuco e di riduzione delle difese immunitarie. Sono sufficienti sedute di attività fisica moderata per 3 o 4 volte alla settimana, della durata di 40 o 60 minuti circa ciascuna.
La regolarità delle sedute di allenamento è importante in quanto permette un graduale adattamento del corpo al movimento. Quale attività fisica consigliare? Camminata veloce o corsa lenta (con calzature adatte e ben ammortizzate), piscina, bicicletta, palestra, e/o tutto ciò che piaccia, che diverta, che rilassi ma che, nel contempo, energizzi il fisico. Se praticata all’aperto, la risposta benefica all’attività fisica viene amplificata dalla esposizione ai raggi solari.
Ultimo, ma non ultimo: una regolare attività fisica è una eccellente misura antistress mentale, antidepressione, antiansia ed è un attivatore della liberazione di endorfine, le molecole del benessere psichico e della serenità mentale. Uno stato di serenità mentale è, anche esso, una potente arma antitumorale, dati i ben conosciuti rapporti fra depressione e stress psichico da un lato, e depressione della risposta immunitario dall’altro.