Se di tumori oggi si guarisce, questo grazie alle campagne di informazione e prevenzione che si rafforzano ogni giorno per diffusione della cultura medica, del che va dato merito anche ai sodalizi di volontariato che si fanno carico di supportare l’impegno dei ricercatori favorendo l’applicazione alla clinica della ricerca di base
A cura del prof. Salvatore Castorina
Presidente della Fondazione G.B. Morgagni di Catania
Tumore Maligno, Cancro, Neoplasia, Brutta Malattia che, quasi non nominandola se ne esorcizzasse la diffusione. Era nell’immaginario collettivo la sciagura massima tra le patologie. L’innominata era appunto la neoplasia. Una giustificazione possiamo tentarla nella possibile presa di conoscenza dei pionieri patologi microscopisti. La caratteristica proliferativa della lesione venne percepita un errore nel controllo della mitosi, peraltro condizione base per la corretta organizzazione tissutale.
Il tumore (tumefazione) viene concepito come effetto della perdita della funzione riparativa assolta dalle mitosi con esito in autolesione per l’organo divenuto sede della follia mitotica. Patologia da autolesione incomprensibile nella sua dinamica e pertanto misteriosa e di difficile giustificazione, quindi esorcizzata. I medici della mia generazione (anni ‘50) apprendevano sull’argomento quanto, nel breve capitolo riservato ai tumori nei trattati di patologia generale. Terapia medica zero, chirurgia gravemente demolitiva. Non esisteva la specializzazione in oncologia.
Gli oncologi di oggi rappresentano la grande speranza perché a tutti gli effetti ricercatori nell’area dei fenomeni biologi nel cui dissesto va individuata l’eziologia oncologica, quindi più che mai vicini a scoprire il mistero del fenomeno vitale. Solo per riflettere su quanto la ricerca abbia donato alla clinica grazie agli oncologi moderni valutiamo di quanto sia modificata l’evoluzione della malattia neoplastica verso il suo possibile dominio. Segno dei tempi è che oggi del tumore si discorre serenamente con l’infermo, perché di tumore si può guarire.
Quanti lontani i tempi carbonari quando il medico si appartava con i parenti sollecitatori essi stessi perché la diagnosi fosse occultata al paziente e agli amici. Tutto questo è l’effetto delle campagne di informazione e prevenzione che si rafforzano ogni giorno per diffusione della cultura medica, del che va dato merito anche ai sodalizi di volontariato che si fanno carico di supportare l’impegno dei ricercatori favorendo l’applicazione alla clinica della ricerca di base.
Tra essi la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. È il motivo per cui la Fondazione “G.B. Morgagni” non ha esitato a sottoscrivere un sodalizio con la Lega, mettendo a disposizione spazi e specialisti volontari facendo sede il Policlinico Morgagni Case di Cura dell’associazione provinciale Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori in unità d’intenti nel perseguimento dei suoi fini statutari utilizzando la diffusione della prevenzione e la diagnosi precoce componenti di indiscussa priorità per il dominio della patologia oncologica nel nostro paese Italia.