Villaggio della salute, visite di prevenzione e masterclass di acquafitness hanno caratterizzato la giornata
Alimentazione equilibrata, attività fisica regolare, visite periodiche, no fumo. Detto in una sola parola “prevenzione”, ad oggi l’arma più efficace per contrastare i tumori. Di tutto questo si è parlato sabato scorso, 6 aprile, nell’ambito di “Un tuffo nella prevenzione 2019”, l’iniziativa promossa dalla Lilt (lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Catania presso il centro “La Meridiana sport”, che ha sede nel capoluogo. In mattinata, soci e visitatori sono stati accolti dai volontari Lilt nel “Villaggio della salute”, dove è stato offerto pane condito con olio extravergine d’oliva, 100% italiano, principe della dieta mediterranea, e spremuta di arance provenienti dalla provincia etnea.
Inoltre, quanti ne hanno fatto richiesta, hanno colto l’opportunità di un consulto oncologico sottoponendosi alle visite senologiche eseguite dalla dottoressa Aurora Scalisi (oncologa e ginecologa, nonché Presidente della Lilt di Catania) e all’esame spirometrico eseguito dalla dottoressa Annalisa Di Maria, pneumologo. A conclusione si è svolto il consueto “tuffo nella prevenzione”, masterclass di acquafitness curato dalla docente della Federazione Italiana Nuoto, Doris Occhipinti.
«Anche per quest’anno la Lilt di Catania – dichiara il Presidente Aurora Scalisi – ha proposto una giornata di informazione all’interno di un centro sportivo, sulla prevenzione delle malattie respiratorie e, in particolare, del tumore al polmone, prima causa di morte negli uomini, terza nella donna. È stata anche l’occasione per invitare tutti ad abbracciare uno stile di vita corretto, che metta al bando il fumo».
«Lanciamo oggi un messaggio chiaro per incoraggiare tutti a smettere di fumare – aggiunge la dottoressa Annalisa Di Maria – principale fattore di rischio per le malattie respiratorie e per il tumore del polmone. Oltre al fumo, sono elementi nocivi anche l’inquinamento atmosferico, le abitudini poco salutari, la poca attività fisica, il ridotto consumo di frutta e verdura, la dieta non equilibrata. Oggi – conclude la dottoressa Di Maria – offriamo anche un esame spirometrico, che è un esame di screening della broncopneumopatia cronica ostruttiva e dell’asma bronchiale».