Nel corso dei lavori sono intervenuti, fra gli altri, il Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi e l’Arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna
“Io Donna. Tumori femminili: dalla prevenzione alla cura”. Questo il titolo di un convegno scientifico promosso dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Catania, in collaborazione con l’Università di Catania, in occasione del centenario della fondazione della Lilt nazionale, che si è svolto nel Monastero dei Benedettini di Catania (sede del Dipartimento di Scienze umanistiche) da giovedì 29 settembre a sabato primo ottobre. I lavori si sono posti l’obiettivo di aggiornare gli specialisti del settore sui progressi in ambito oncologico, dalla prevenzione secondaria a quella terziaria.
Ad aprire i lavori sono stati i responsabili scientifici del convegno, la dottoressa Aurora Scalisi, Presidente della Lilt di Catania, ed il prof. Massimo Libra. Fra gli altri, hanno recato un saluto alla platea il Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, e l’assessore della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro della Regione Siciliana, Antonio Scavone. Nel corso della sessione di apertura è stata presentata la vincitrice del Premio “Carlo Romano”, istituito dalla Lilt nel ricordo del compianto past president, che ha guidato la sezione etnea dell’associazione dal 2002 al 2019.
Il premio è stato conferito dal Presidente nazionale della Lilt, prof. Francesco Schittulli, alla dottoressa Silvia Vivarelli per la “Migliore tesi di master in ambito oncologico” svolta sulla modulazione del Microbiota intestinale in Oncologia. Alla nipote di Carlo Romano, Miriam Adorna, è stata consegnata una pergamena per ricordare l’impegno del nonno nel sostegno ai giovani nella lotta contro i tumori. La prima giornata del convegno si è conclusa con l’intervento del Presidente Schittulli, su “I progressi della scienza sul cancro della mammella negli ultimi 100 anni”.
Trait d’union dei diversi momenti, l’etica e l’approccio medico nei confronti del malato. In questa direzione, particolarmente atteso l’intervento di saluto dell’Arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, che ha lasciato un messaggio importante ai medici “guarire se possibile, ma curare sempre”. Dello stesso tono la tavola rotonda “Cure palliative in oncologia e la salvaguardia della dignità umana” a cura dell’Associazione Medici Cattolici Italiani (Amci), guidata dal prof. Massimo Libra, corresponsabile scientifico del convegno insieme alla dott.ssa Aurora Scalisi, Presidente Lilt Catania.
Relatori don Antonino Sapuppo (bioeticista), Sara Longo (ordinario di Diritto romano), Cristoforo Pomara (ordinario di Medicina legale), Raffermo Poma (Presidente regionale Amci), che hanno magistralmente coniugato aspetti etici, medici e legali. Approfondito il delicato tema del fine vita e dell’approccio medico, nel quale giocano un ruolo determinante le cure palliative che subentrano nel momento in cui la malattia entra nella fase terminale e che riescono a dare dignità al malato terminale, migliorando la sua qualità di vita e quella della sua famiglia.
Un tema ripreso anche nella sessione “Ruolo della psicoterapia in oncologia” in cui sono stati illustrati alcuni progetti di prevenzione terziaria avviati dalla Lilt di Catania in supporto dei pazienti avviati nel percorso di uscita dalla malattia. Collaterale ai lavori, si è svolta una mostra allestita su pannelli mobili, che ripercorre i momenti più significativi della storia dei cento anni della Lilt, insieme ad un’esposizione d’arte celebrativa della donna. Per l’intera durata del convegno sono stati presenti artiste ed artisti che hanno contribuito alla mostra ed alcune aziende agrumicole di qualità, portatrici del messaggio di prevenzione.