La LILT di Catania collabora ad uno studio clinico rivolto alle donne affette da carcinoma mammario che ha l’obiettivo di ridurre il rischio di recidiva grazie all’adozione di stili di vita sani e salutari
A cura del dott. Luca Falzone
Ricercatore Università degli Studi di Catania
Diversi studi hanno ormai dimostrato come i soggetti normopeso che svolgono una regolare attività fisica presentano un’aspettativa di vita superiore, in media 7 anni, rispetto ai soggetti sedentari e sovrappeso, i quali sono esposti ad un maggior rischio di insorgenza di diverse patologie, tra cui malattie cardiovascolari, diabete e tumori. Ciò è stato anche affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), secondo la quale la percentuale di tumori associati a fattori di rischio modificabili o eliminabili possa essere stimata al 35%, corrispondenti ad oltre 2,5 milioni di nuovi tumori diagnosticati ogni anno.
Nel contesto delle patologie tumorali, diversi studi epidemiologici hanno dimostrato come l’esercizio fisico, lieve o moderato, riduca significativamente il rischio di insorgenza di diversi tumori Infatti, un’attività fisica regolare e di moderata intensità, in particolare semplici attività quotidiane quali camminare, andare in bicicletta o praticare sport individuali e di gruppo, risulta essere una delle migliori strategie per mantenere uno stato di salute ottimale.
Per capire come tutto questo avvenga bisogna riferirsi a studi scientifici che hanno evidenziato come l’attività fisica agisca su alcuni processi metabolici e ormonali dell’organismo regolandone la sua omeostasi mediante la riduzione dei processi infiammatori e la stimolazione del sistema immunitario. Tra le attività fisiche in grado di determinare maggiori benefici per l’organismo e in grado di ridurre significativamente il rischio di insorgenza di tumori vi sono soprattutto le attività aerobiche.
L’attività aerobica infatti, contribuisce a ridurre l’indice di massa corporea (BMI) e a detossificare l’organismo da sostanze tossiche potenzialmente dannose e, conseguentemente, a prevenire quei tumori legati ad una cattiva nutrizione, a stili di vita sedentari e all’obesità. Inoltre, durante l’attività aerobica, l’aumento del flusso sanguigno unitamente all’aumento della respirazione contribuisce alla migliore ossigenazione dei tessuti, facilitando l’eliminazione di sostanze tossiche accumulate nel corso degli anni e riducendo i processi infiammatori associati alla presenza di queste sostanze nocive.
Una pratica sportiva costante e moderatamente intensa contribuisce a ridurre anche la concentrazione di alcuni ormoni, tra cui gli estrogeni e l’insulina, ai quali sono sensibili alcuni tipi di tumori. Infine, l’attività fisica è in grado di stimolare il sistema immunitario, regolando il numero e l’attività di alcune cellule immunitarie essenziali, fra cui i macrofagi e i linfociti Natural Killer, coinvolti nel riconoscimento ed eliminazione di potenziali cellule tumorali.
Sulla base degli effetti benefici indotti dall’esercizio fisico, l’OMS raccomanda una passeggiata di circa 10.000 passi al giorno supportata da un’attività fisica moderata e/o intensa per circa 30/60 minuti almeno 5 volte a settimana al fine di ridurre il rischio di insorgenza dei tumori. Inoltre, tali effetti benefici risultano essere maggiori se l’attività fisica viene praticata fin dall’infanzia.
Infine, l’esercizio fisico non rappresenta soltanto una strategia di prevenzione oncologica, ma anche una strategia di cura dei tumori. La LILT di Catania collabora da anni con l’Istituto Nazionale Tumori di Napoli, il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, la LILT di Napoli e l’Università di Catania ad un importante studio clinico rivolto alle donne affette da carcinoma mammario sottoposte ad un nuovo trattamento integrato che prevede l’adozione di una Dieta Mediterranea a basso indice glicemico, la supplementazione di vitamina D e l’esecuzione di un’adeguata attività fisica, unitamente ai trattamenti farmacologici standard.
Obiettivo del progetto, denominato DEDiCA (Vitamin D, Excercise and Diet), è quello di ridurre il rischio di recidiva tumorale grazie all’adozione di stili di vita sani e salutari. Grazie ai risultati che si otterranno da questo progetto e da altre attività di ricerca rivolte allo studio degli effetti protettivi indotti dall’esercizio fisico sarà dunque possibile stabilire il ruolo protettivo e terapeutico dell’attività fisica nei confronti di diversi tumori umani.